La fine dell’estate è il momento in cui il tempo pare tornare indietro. Antichi borghi e valli si riempiono del clangore delle armi di acciaio, delle risa folli dei menestrelli, del suono ancestrale delle cornamusa. Palii e giochi cavallereschi riportano noi umani moderni ad un’epoca che pare lontanissima. Tra le più importanti feste medievali del Trentino-Alto Adige e anche d’Europa ecco quella che si celebra a Sluderno, in una piana della Val Venosta che guarda a nord verso la Svizzera e a sud verso il rigoglio armonico del Sud Tirolo. Il mio viaggio parte da questa festa ma si snoda attraverso una valle ricca di storie che bisogna cercare di vivere, per non essere solo spettatori ma soprattutto per comprendere meglio dove poggiano i tuoi piedi e i tuoi occhi.

 Nel Medioevo della Val Venosta per viaggiare nel presente

Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.

Antonio Gramsci

Ho sempre visto da lontano queste rievocazioni, feste medievali che ricordavano momenti storici ben precisi o celebrazioni senza alcun scopo se non quello di illuminare piccoli borghi, gioielli sparsi da una mano generosa in tutto questo paese di infiniti dettagli. Non sapevo cosa aspettarmi dalla Val Venosta, dai giochi medievali di Sluderno, mi pareva di andare verso un mondo bizzarro che si traveste di antico, qualcosa che non mi appartenesse.

Lasciata Merano, città dagli influssi mediterranei visitata d’inverno, ho preso il treno della Val Venosta in direzione di Malles, ultima stazione prima della Svizzera. Mi sono abbandonato sul sedile, aprendo la vista sulla valle che scorreva, grazie alle vetrate ampie di questo mezzo che adoro sempre prendere ogni volta in Sud Tirolo. Questo territorio di confine, tra il mondo latino e quello germanico, è infatti ricco di piccole stazioni curate come piante in un giardino, dove salire e scendere grazie ad una tessera valida per più giorni, su treni e bus.

Val Venosta, Sluderno, Vinschgau, Sud Tirolo, Alto Adige, festa medievale trentino alto adige, cosa fare val venosta

Forse, l’unico modo che avevo per dare un senso a questo viaggio nel Medioevo non era però solo godere del paesaggio, valli e montagne che avevo imparato ad amare in Val Pusteria, ma era ascoltare le storie, lasciare che la vita di questi luoghi capaci di esprime così tanta armonia, entrasse un po’ in me. Così sono partito da Glorenza, davvero uno dei borghi più bell’Alto Adige e di tutta Italia.

Glorenza, portici, commerci e bellezza in Val Venosta

Puoi sentire parlare dei luoghi, puoi sbirciare delle foto che ti mostrano, ma bisogna entrarci, non solo attraverso le mura come ho fatto io, ma per mezzo delle parole di chi ci vive. Devo ringraziare Pietro se non ho riempito la mia memoria solo di foto. Curiosa la mia guida, dopo le veloci presentazioni scopro delle origini comuni, suo padre infatti era originario della pedemontana del pordenonese, trasferitosi in Val Venosta per lavoro. Sarà una certa condivisione di luoghi o il suo carattere gioviale ma presto la visita guidata perde il contorno della formalità e si fa chiacchierata.

 Val Venosta, Glorenza, Vinschgau, Sud Tirolo, Alto Adige, medioevo trentino alto adige, cosa fare val venosta

Ecco allora apparire Glorenza, oltre la sua bellezza discretamente ma sinceramente manifesta. Appare nelle storie di commerci, che già si ritrovano nell’Età del Bronzo, quattromila anni fa, in cui veniva sfruttato il rame delle vicine miniere, mescolato con lo stagno, che però giungeva dalle isole britanniche, a dimostrazione che gli scambi tra le genti sono una questione antica.

Passeranno le età e le epoche ma la Val Venosta fu sempre terra di passaggio, grazie alla Via Claudia Augusta dei Romani, attraverso cui transitò poi Carlo Magno e soprattutto il sale dall’Austria o i prodotti dalla Valtellina, nonché le cose più sottili e però essenziali, come le influenze dell’arte. L’arte era sacra un tempo e così qui puoi trovare la più alta concentrazione di chiese romaniche dell’intero Sud Tirolo.

 Val Venosta, Glorenza, Sud Tirolo, Alto Adige, trentino alto adige, cosa fare val venosta

Spesso però il passato si perde e diventa peso che costituisce ingombro, si fa maceria e rovina. Glorenza da borgo che era saputo diventare ufficialmente città nel Medioevo, la più piccola d’Europa, si era persa per strada e ha dovuto attendere il 1972 per un’opera di rinnovamento e di ristrutturazione supervisionata dall’Università di Architettura di Venezia.

 Val Venosta, Glorenza, Vinschgau, Sud Tirolo, Alto Adige, trentino alto adige, cosa fare val venosta

Ora questa città di confine, tra Alto Adige, Svizzera e Austria, è un silenzioso passeggiare tra vicoli discreti anche d’agosto, tra vecchi masi con i portoni di legno ancora aperti, tra cortili ricolmi di peri e di meli, è voci di commerci, conquiste, cadute e trasformazioni. Cosa puoi fare a Glorenza, sul finire della Val Venosta? Cerca una guida e non ti limitare ad uno sguardo fugace per una foto su Facebook o Instagram, ascolta e cerca di comprendere la biodiversità culturale di questi territori.

La bellezza del passato, di questi edifici così ben preservati e vissuti, si illumina attraverso le storie. La popolazione locale, bilingue, tedesca ed italiana, cessa di essere solo una comparsa nel tuo viaggio ma diventano persone, incontri, possibilità di comprendere meglio, di cercare tra gli strati che si sono depositati in un territorio così ricco come la Val Venosta e l’intero Sud Tirolo.

Val Venosta, Sluderno, Vinschgau, Sud Tirolo, Alto Adige, castel Coira, festa medievale trentino alto adige, cosa fare val venosta

Il mio viaggio si allunga ancora, ritorna un attimo verso sud a Sluderno, verso i giochi medievali ed un castello che ancora sa dominare con la sua grazia la valle. Non voglio però affaticare il tuo viaggio nelle parole, mi fermo un attimo e a breve ritornerò a raccontare, nel piacere delle pause, come sapevano bene i cantastorie del Medioevo.

Il seguito, la festa medievale di Sluderno