Mi piace scrivere, ancora di più condividere quello su cui rifletto, quello che ritengo possa portare un sincero ed utile contributo al miglioramento delle cose. Sono entrato nei social media in ritardo rispetto a molti colleghi perché non li conoscevo e ritenevo che fossero solo “tanto rumore per nulla”. Grazie ad un corso e ad un ottimo docente mi sono ricreduto, tanto da averne fatto un mio lavoro. Credo infatti che abbiamo tra le mani delle grandi risorse, che possono servire a dare voce al bello che ci circonda, che possono servire a raccontare il nostro mondo, a comunicare il turismo.

Il web, i piccoli e grandi mezzi attraverso cui comunico sono il mio ambiente ma mi piace sempre di più uscire dagli schermi per incontrare le persone. Per questo ho pensato ad un corso di formazione, rivolto a professionisti ed aziende che come me vivono di viaggi e di turismo. Poiché da soli si procede più dritti ma in compagnia si fa più strada, questa esperienza la farò con  Sara Tortelli e Roberta Basso, due professioniste della comunicazione e del web marketing.

Cosa vuol dire comunicare il turismo oggi?

Il turismo è mutato come sono mutati i mercati, a causa dei paesi emergenti o delle tensioni internazionali ma soprattutto del viaggiatore che non vuole più solo un luogo “dove andare in vacanza” ma cerca esperienze da vivere e ispirazioni da portare a casa. Il web permette di dare voce ad attività, storie aziendali o del territorio ma soprattutto a suggestioni che possono influenzare positivamente o meno il turista.

Il marketing innovativo ha compreso da tempo che le scelte vengono fatte in base a fattori emotivi che poco hanno a che fare con la sola ottica del risparmio. Scegliamo destinazioni e prodotti perché sono in grado di soddisfare dei bisogni e dei sogni, che vanno al di là del prezzo.

La fiducia del cliente, ben diversa dalla fidelizzazione, si costruisce con un racconto efficace e veritiero. Il web amplifica gli elementi positivi ma anche quelli negativi. Occorre quindi saper padroneggiare gli strumenti che ci offre, capire quali sono utili e quali meno, per intercettare turisti che cambiano spesso meta, che non sono più legati alla solita spiaggia e alla solita montagna.

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Bibione all’alba, la pace fuori stagione

Non mi dilungherò molto, se mi segui sai quello che faccio, quello che condivido qui e nei miei profili social. Ti aspetto allo IAL di Pordenone in gennaio, per questo corso di 60 ore cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Spero di poter trasmetterti il mio entusiasmo per la narrazione che evoca, che descrive, che porta a viaggiare. Comunicare il turismo, un territorio, la sua essenza fatta di un intreccio infinito di storie, non è solo tecnica ma anche poesia.