Amo il silenzio, le strade vuote di macchine e di fretta, i periodi dell’anno – troppo pochi – in cui tacciono le stanze, i telefoni e le notifiche. Amo quel vuoto in cui non ci sono doveri ed obblighi ma solo il piacere di dedicarsi a ciò che per noi conta davvero. Io sono partito dalla mia casa, quella virtuale, che però mi accompagna nel mio lavoro, che è fatto di parole si, ma concrete.

Agosto pare quasi un Natale rovesciato, quando gli uffici se ne stanno chiusi, quando è inutile sforzare i tempi, perché si è in vacanza. Della necessità del riposo non finirei mai di parlare, io che a volte mi perdo nei sensi di colpa perché non ho fatto abbastanza, io che mi sento in dovere di rispondere sempre a tutto e tutti, di leggere, informarmi e creare.

Eppure, cerco un equilibrio, anche nei momenti più tosti, in quelli più bui. Sento un richiamo a ribaltare la situazione, per trovare il modo di vivere meglio con le risorse a disposizione. Così, del mio agosto a casa, ho fatto di necessità virtù.

Sono partito da qui, da questo spazio, un sito, un blog, un portale dove leggere un racconto, dove cercare un’inspirazione. Io, blogger anomalo, che spesso non mi sento a mio agio nelle etichette, negli stereotipi che si confezionano presto anche addosso ad una professione nuova come la mia, con il tempo ho compreso che il disagio non è sofferenza fine a se stessa ma è una spinta a cercare la mia personale strada, senza cadere dentro scatole che sono comode ma altrettanto pericolose.

Sono partito da questo angolo di web, puntando a quello che è lo spazio per eccellenza di un blogger, perché è qui che ti accolgo caro lettore. Facebook, Twitter, Instagram o LinkedIn sono utili, estremamente dinamici, ma non sono miei, sono la casa di un consiglio di amministrazione da qualche parte in California, una casa con regole e meccanismi che non ho deciso, che spesso portano via attenzione e consapevolezza.

Qui, a casa mia, nel mio sito, le regole sono chiare: entra, leggi, se ti va lascia un commento, se vuoi puoi iscriverti alla mia newsletter. Qui non ci sono algoritmi che ti fanno leggere solo i post dei tuoi amici più intimi, che ti fanno vedere solo quello che qualcuno ritiene più interessante per te. Qui c’è la mia voce, una parte del mio animo, di blogger che crede nel web come strumento per amplificare quell’attenzione e quella consapevolezza, troppo spesso sottratte da un marketing vorace e in fondo stupido.

Qui sei sempre il benvenuto. Benvenuta è la tua visita, benvenuta è la tua voglia di scoprire angoli di mondo visti con occhi e sentimenti diversi, benvenuto è il tuo desiderio di partire per quei luoghi, seguendo la necessità di un’ispirazione nella materia fatta di terra e di storie, di cui sono composti tutti i territori del mondo.

Nell’agosto in cui tutto, o quasi, tace, in cui cerchiamo il riposo e la vacanza, per godere dell’abbondanza dell’estate, per poter affrontare con consapevolezza e creatività i mesi in cui la natura riposa, io continuo ad immaginare, a sognare ad occhi aperti. La mia parte più vera sa che tutto è possibile, che la paura di non farcela, di non essere all’altezza è solo il mio “cattivo” maestro, che mi spinge ad essere migliore con più volontà, come canta un grande cantautore del nostro tempo.

 

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