La scrittura, come tutta l’arte, non può riassumere la complessità della vita ma può regalarci la voglia di andare a toccarla con mano, o almeno di provare il desiderio di sentirla dentro di noi.

Te ne sarai accorto, è da un po’ che manco qui. Ci sono stati i viaggi, in Casentino, a Parigi e la quiete del mare vicino a casa ma c’è stata soprattutto la voglia di rallentare, di fermarsi un attimo, per prendere la rincorsa e per capire meglio la direzione verso cui procedere.

Se mi segui, avari capito che sono un travel blogger un po’ anomalo, per tanti motivi. Forse perché quello che di cui mi piace parlare non sono solo i viaggi, ma anche i nuovi modelli di pensiero e di azione che crescono tra le crepe di questo folle mondo; forse perché cerco di perseguire forme di marketing etico, per cui non credo nell’overdose di parole e foto per avere più click; forse perché io stesso sono anomalo e non posso seguire quello che fanno tutti ma devo camminare lungo la mia strada.

Come diceva Henry David Thoreau:

Insisti su te stesso. Non imitare mai.

E’ un invito che non vale solo per la mia eccentricità ma credo valga per ciascuno di noi.

Non amo nemmeno le polemiche. Si potrebbe farne molte ma cerco di tacere, di fare una bella camminata vicino agli alberi e sgomberata la mente, dare voce alle cose belle. Ho espresso quello che sento riguardo a questo mio lavoro, ho così scritto delle riflessioni di un travel blogger, non per lamentarmi ma per chiarirmi e magari trovare anime affini.

In questo lungo viaggio dell’Umanità si sprecano troppe parole, troppe opinioni, crediamo di sapere tutto e forse questa tempesta di pensieri serve solo a confonderci, a  farci smarrire. Non fraintendermi, è bene conoscere e saper scegliere ma spesso credo non conosciamo veramente le cause e i fini, e soprattutto gettare benzina sul fuoco serve solo a distruggere. Il mio impegno invece, difficile, altalenante, è sempre più quello di creare nuovi mondi dentro questo.

Lo so, non è un impegno semplice. Più semplice sarebbe seguire il flusso, le strade già battute, fare come fare tutti, tapparmi il naso e coltivare il mio piccolo benessere, passando da una bolla ad un’altra. Non ce la faccio, la mia intima natura è altrove, seduta su uno scoglio a scrutare l’orizzonte, mentre nel buio più profondo della notte, una sottile lama di luce preannuncia la nascita di un nuovo giorno.